perchè fare l'arbitro nel C.S.I. ... l'origine di una scelta

Avevo 16 anni, nell'ormai lontano 1988, quando ho iniziato a fare l'arbitro. Come tanti ragazzi a quell'età facevo parte della squadra di calcio del mio oratorio.
I piedi non erano propriamente buoni ma la voglia di divertirmi e di fare qualcosa per gli altri erano infinite.
Tra i tanti "insegnanti" che ho avuto - soprattutto nell'oratorio - ne ricordo uno con particolare gratitudine ed affetto: Renzo Maraia.
Lui più di altri mi ha fatto capire quanto sia bello donarsi agli altri, mettere a disposizione le proprie capacità per il bene di tutti. Accade così che un bel giorno chiacchierando, Renzo mi dice "sai, nel CSI c'è bisogno di giovani che sappiano mettersi a disposizione, che credano nei valori dello Sport vero, fatto di lealtà, di amicizia di sano confronto. Perchè non ti iscrivi al corso arbitri, potresti aiutare tanti ragazzi a giocare e divertirsi e soprattutto a crescere proprio come fai ora in oratorio. Pensaci, sarebbe davvero bello". Detto fatto dopo qualche settimana mi sono iscritto al Corso Arbitri ed eccomi qua. In tanti mi hanno chiesto il perchè ho scelto di fare l'arbitro nel CSI e non nella FIGC. Mi dicevano "ma perchè fai l'arbitro... e poi in CSI... vai in FIGC. Sai in Federazione puoi fare carriera, puoi entrare gratis allo stadio".... La mia risposta era ed è sempre la stessa: NO! Voglio restare nel CSI. Credo nei suoi valori, nel suo modo di concepire e vivere lo sport e poi - in battuta, sul perchè fare l'arbitro - facendo il giocatore vengo "insultato" e basta. Facendo l'arbitro vengo insultato e prendo anche un minimo rimborso spese. Come si dice...piuttosto che niente è meglio piuttosto.

Il punto 2 del Patto Associativo del CSI recita: " 2. La persona umana è il soggetto e il fine dell’attività del Centro Sportivo Italiano. L’Associazione pone a base della propria azione la dignità della persona umana fatta a immagine di Dio, il suo primato di fronte a interessi di qualsiasi natura, il suo diritto a svilupparsi pienamente anche attraverso l’attività sportiva. Le attività dell’Associazione sono pertanto sempre orientate allo sviluppo integrale delle persone, a favorire la varietà dei modi di essere più idonei e congeniali a ciascuna di esse, a promuovere relazioni, scambi e collaborazioni."

Credo quindi in uno sport a misura d'uomo e non in un uomo a misura di sport. Spesso mi capita di invitare dei ragazzi a fare l'arbitro. A loro rivolgo sempre questo invito "se ami lo sport e vuoi contribuire al suo miglioramento, vieni in CSI a fare l'arbitro...di qualunque disciplina (meglio se di calcio) potrai gustare il piacere di aiutare a crescere lo sport che ami e soprattutto assaporerai la gioia di fare divertire gli altri togliendoti anche qualche soddisfazione personale e trovare tanti nuovi Amici." Io, nel mio piccolo, sono riuscito a farlo. Ho raggiunto la qualifica di arbitro provinciale, poi regionale e poi ancora nazionale. Ho potuto dirigere qualche gara negli stadi dei "professionisti" ma soprattutto sono certo di aver reso un servizio ed aiutato tante Società che si adoperano per la crescita dei propri ragazzi. Molti dirigenti, allenatori e giocatori ho incontrato e molte sono anche le difficoltà e le "divergenze di opinioni" riscontrate sui terreni di gioco ma la voglia di dare il mio contributo per uno sport più bello e per la crescita dei ragazzi sono di gran lunga più forti.

 la gioia ed il piacere dell'Amicizia - 09/2012
Sono passati ormai 24 anni da quando sono entrato a far parte del mondo del CSI. Molta strada fatta e tantissima ancora da fare. Un mondo davvero straordinario, quasi incredibile. Ti fa assaporare la gioia del potersi donare agli altri, del mettere a disposizione di tanti quel tuo infinitamente piccolo sapere. Un gioia frutto anche di numerosi sacrifici ma ripagata anche dalle straordinarie persone che ti accompagnano in questo viaggio. Un ambiente davvero entusiasmante e ripagante di quegli sforzi che quotidianamente fai per crescere e far crescere. In questi anni ho avuto la fortuna di vedere accrescere anche e soprattutto le Amicizie in questa Associazione. Amicizie davvero con la A maiuscola. la difficoltà - della vita quotidiana di ciascuno di noi - è il sapersi fermare e apprezzare quello che si ha. Bene , in questo ultimo periodo di grande difficoltà personale dovuta alla malattia della mamma, ho potuto accorgermi di quanti doni il Signore ha colmato la mia vita. Ho potuto assaporare quelle soddisfazioni personali di cui parlava Renzo... Grandi soddisfazioni per la "posizione" raggiunta in ambito provinciale, regionale e nazionale...ma soprattutto per le persone straordinarie ( e sono davvero tante) che ho conosciuto e che tutt'ora mi stanno accanto e mi sostengono in questo momento. Persone che sono davvero espressione di quella "attenzione alla persona" tipica del csi. Sto pensando in particolare a Riccardo ed al "maestro" Alberto che in maniera tanto discreta quanto forte mi stanno reggendo. A loro non può che andare il mio infinito ringraziamento perchè anche in questa situazione difficile riescono a riempire di gioia il mio cuore.